3°: L'invocazione per
quando si indossa un abito nuovo
6- ((اللَّهُمَّ
لَكَ الْحَمْدُ أَنْتَ كَسَوْتَنِيهِ، أَسْأَلُكَ مِنْ خَيْرِهِ وَخَيْرِ مَا
صُنِعَ لَهُ، وَأَعُوذُ بِكَ مِنْ شَرِّهِ وَشَرِّ مَا صُنِعَ لَهُ))([1]).
Allāhumma laka-alhamdu
'anta kasaūtanīhi, as'aluka min khaīrihi ūa khaīri mā suni°a lahu,
ūa 'a°ūdhu bika min sharrihi ūa sharri mā suni°a
lahu.
Oh Allah a Te appartiene la lode, tu
mi hai vestito di questo [indumento], ti chiedo di farmi beneficiare da esso e [di
concedermi] il beneficio per il quale è stato fabbricato, e mi rifugio in te
dal suo male e dal male per il quale è stato fabbricato.
* Ti chiedo di farmi beneficiare da esso e di concedermi il beneficio per il
quale è stato fabbricato, e mi rifugio in te dal suo male e dal male per il
quale è stato fabbricato: "il beneficio del vestito" consiste nella sua
lunga durata, nella sua pulizia e nel fatto che venga indossato per soddisfare
necessità e bisogni; il beneficio per cui è stato fabbricato consiste nel fatto
che esso realizzi i bisogni per i quali è stato fabbricato, come il proteggersi
dal caldo, dal freddo e il coprire le parti intime. Il fine dell'invocazione è
il chiedere il bene di queste cose e che l'abito possa soddisfare tutte le
esigenze per le quali è stato prodotto, come il fatto del permettere di
compiere gli atti di adorazione ed obbedienza verso il nostro Signore. Il male
invece consiste nel contrario di quanto citato: il fatto che il vestito possa
essere tra quelli illeciti, che possa essere impuro o il fatto che possa non
durare a lungo; oppure il fatto che possa essere la causa del cadere in
peccato, del compiere del male, del divenire vanitosi, arroganti e compiaciuti
di sè stessi, ingannati dell'esteriorità e non soddisfatti di ciò che si possiede.
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