121. Takbir da dire al lancio di ogni pietruzza
239- ((يُكَبِّرُ كُلَّمَا رَمَى بِحَصَاةٍ عِنْدَ الْجِمَارِ الثَّلاَثِ،
ثُمَّ يَتَقَدَّمُ، ويَقِفُ يَدْعُو مُسْتَقْبِلَ الْقِبلَةِ، رَافِعاً يَدَيْهِ بَعْدَ
الْجَمْرَةِ الْأُولَى وَالثَّانِيَةِ. أَمَّا جَمْرَةُ الْعَقَبَةِ فَيَرْمِيهَا
وَيُكَبِّرُ عِنْدَ كُلِّ حَصَاةٍ وَيَنْصَرِفُ وَلاَ يَقِفُ عِنْدَهَا))([2]).
Lanciare una pietruzza dopo l'altra e dire Allāhu Akbar
al lancio di ognuna di esse. Dopo aver
compiuto il getto delle pietre della Jamarah Al-Sughrà e della Ūstà
(bacino piccolo e medio), rivolgendosi verso la qiblah, sollevando le
mani e chiedendo ciò che desidera.
ALlāhu 'akbaru
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